L’Oratorio è luogo di educazione e di co-educazione, che si affianca in maniera quanto mai opportuna all’opera educativa dei genitori. I ragazzi hanno bisogno di un ambiente in cui rafforzare, con altre figure i valori ricevuti in famiglia. A tale scopo contribuisce efficacemente anche l’attività sportiva. Se ben impostata, infatti, essa aiuta i giovani ad essere generosi e solidali. La scelta dello “Sport in Oratorio” non può però limitarsi al fattore agonistico o a semplice riempitivo del tempo libero, ma deve essere un servizio educativo e di formazione ai veri Valori di Vita, quella cristiana.
L’Associazione Sportiva O.S.P.G. opera nella Parrocchia San Pier Giuliano Eymard da più di vent’anni e vuole essere espressione del nostro Oratorio nella piena condivisione delle linee educative. Grazie all’impegno volontario di tanti adulti e ragazzi, propone l’attività sportiva come un’occasione per migliorare sé stessi e gli altri, con una crescita serena ed equilibrata. L’impegno che ci sforziamo di dare è quindi rivolto all’aspetto educativo prima ancora che a quello tecnico, che, comunque non viene certo trascurato. Lealtà, impegno, condivisione, collaborazione e naturalmente divertimento, perché alla fine siamo qui anche per questo.
Vogliamo educare i ragazzi al rispetto leale e rigoroso delle regole e degli impegni assunti, insegnando una partecipazione serena, e a vivere con pari dignità sia le sconfitte che le vittorie. Vogliamo vivere l’agonismo come rispetto leale delle regole del gioco, capacità di sacrificarsi per un bene superiore, rispetto del concorrente e riconoscimento del suo valore, disponibilità alla collaborazione nella squadra: lo sport in questo offre una grande occasione per la crescita umana.
Ai genitori chiediamo di collaborare, per quanto è possibile, alle attività e di sostenere i propri figli nella loro attività sportiva senza dar loro pressioni o esasperazioni, accettandone i limiti e gli eventuali errori. Chiediamo un pieno supporto degli allenatori nelle loro scelte, che saranno prese prima di tutto nell’interesse dell’atleta prima ancora che della squadra.