1986 – 2007
Non laudis amor nec gloria :
Non per desiderio di lode o per la gloria (Virgilio Eneide libro 5° v. 394).
8 dicembre 1986 festa dell’Immacolata Concezione.
Debutta, in sordina, con semplici mottetti e la “Messa degli Angeli”.
Dal giorno della sua costituzione alla fine del 2002 è diretto con tanta passione e ammirevole pazienza dal maestro Riccardo Dehò
Dal gennaio 2003 a settembre del 2007 è diretto con grande professionalità e pazienza a prova…di coro dal maestro Giovanni Iazzarelli
14 settembre 2007
si conclude questa bella avventura con il definitivo scioglimento della Corale.
Una breve storia…
Nel 1987, terminata da poco la realizzazione della Chiesa Parrocchiale, la nostra Comunità si appropriava di quella costruzione che per tanti anni aveva sognato ed atteso. Chi era abituato a celebrare le Messe in uno spazio così insufficiente come quello che può riservare una “baracca”, aveva la sensazione che la nuova sede Parrocchiale fosse enorme e, questo effetto, ancor più accentuato dal fatto che la chiesa è stata realizzata senza colonne al suo interno, dava la sensazione di aver ricevuto un regalo troppo grande. A quel punto non c’erano più attenuanti, la nostra fede doveva esplodere, dovevamo riempire tutti gli spazi e, finalmente, ringraziare e lodare il Signore in modo appropriato.
Quale migliore preghiera e lode conosce l’uomo se non quella cantata?
L’idea era ghiotta e l’occasione propizia, soprattutto per chi, da sempre, ha coltivato la passione per la musica corale. Ecco, quindi, Riccardo Dehò, musicista autodidatta, fare opera di proselitismo tra i parrocchiani per costituire una Corale Polifonica.
Le difficoltà non si fecero attendere, soprattutto è stato difficile convincere le persone che, anche senza una preparazione specifica, con tenacia e buona volontà si potevano comunque raggiungere buoni risultati. Alla fine tanto impegno fu premiato e, il 15 settembre 1987, il Maestro Riccardo Dehò poteva dichiarare costituita la Corale parrocchiale “Cantemus Domino”, formata da un nutrito numero di coristi dilettanti.
Il primo passo era stato fatto, ora che c’era la Corale, si dovevano formare le voci. Ancora una volta l’impegno da parte di tutti e la pazienza del Maestro furono determinanti e, finalmente, il Coro fu in grado di animare le Messe nelle grandi festività, poi, successivamente anche quelle domenicali.
Ma col tempo i coristi avevano anche imparato che era bello trovarsi per cantare insieme. Bello e difficile, perché lasciare la propria casa, specie nelle sere d’inverno, costava fatica. Però erano appagati nel vedere andare avanti il gruppo. Si, perché si erano messi insieme come tante voci singole e si sono trovati un “Gruppo”. Questo è stato un elemento molto importante che ha dato forza alla Corale, soprattutto quando si è trattato di superare le difficoltà e continuare l’attività con nuova lena.
Con il trascorrere degli anni, grazie alle urla ed alla paziente opera del Maestro, le voci si sono affinate ed il repertorio è diventato più impegnativo, tanto che è stato possibile organizzare concerti in occasione del Natale, sia in parrocchia che in altre sedi.
Diverse sono le esperienze fatte in collaborazione con altri cori o con l’ausilio di orchestrali e numerose sono state le partecipazioni a celebrazioni eucaristiche fuori sede, nella Cattedrale cittadina, in ambito decanale e in chiese di altre città.
In molti anni di attività, tra le sue file, la Corale ha visto avvicendarsi numerosi coristi, le porte sono sempre state aperte, tanti sono arrivati, tanti sono andati.
Vogliamo in questa sede ricordare e ringraziare, sia coloro che, costretti dalle traversie della vita, hanno dovuto abbandonare l’attività, sia coloro che, con tenacia, hanno continuato ad elevare l’armoniosa lode a Dio in nome e per conto di tutta la Comunità. Forse si poteva fare di più ma certo hanno fatto del loro meglio ed ora… “faciant meliora potentes”!
L’idea era ghiotta e l’occasione propizia, soprattutto per chi, da sempre, ha coltivato la passione per la musica corale. Ecco, quindi, Riccardo Dehò, musicista autodidatta, fare opera di proselitismo tra i parrocchiani per costituire una Corale Polifonica.
Le difficoltà non si fecero attendere, soprattutto è stato difficile convincere le persone che, anche senza una preparazione specifica, con tenacia e buona volontà si potevano comunque raggiungere buoni risultati. Alla fine tanto impegno fu premiato e, il 15 settembre 1987, il Maestro Riccardo Dehò poteva dichiarare costituita la Corale parrocchiale “Cantemus Domino”, formata da un nutrito numero di coristi dilettanti.
Il primo passo era stato fatto, ora che c’era la Corale, si dovevano formare le voci. Ancora una volta l’impegno da parte di tutti e la pazienza del Maestro furono determinanti e, finalmente, il Coro fu in grado di animare le Messe nelle grandi festività, poi, successivamente anche quelle domenicali.
Ma col tempo i coristi avevano anche imparato che era bello trovarsi per cantare insieme. Bello e difficile, perché lasciare la propria casa, specie nelle sere d’inverno, costava fatica. Però erano appagati nel vedere andare avanti il gruppo. Si, perché si erano messi insieme come tante voci singole e si sono trovati un “Gruppo”. Questo è stato un elemento molto importante che ha dato forza alla Corale, soprattutto quando si è trattato di superare le difficoltà e continuare l’attività con nuova lena.
Con il trascorrere degli anni, grazie alle urla ed alla paziente opera del Maestro, le voci si sono affinate ed il repertorio è diventato più impegnativo, tanto che è stato possibile organizzare concerti in occasione del Natale, sia in parrocchia che in altre sedi.
Diverse sono le esperienze fatte in collaborazione con altri cori o con l’ausilio di orchestrali e numerose sono state le partecipazioni a celebrazioni eucaristiche fuori sede, nella Cattedrale cittadina, in ambito decanale e in chiese di altre città.
In molti anni di attività, tra le sue file, la Corale ha visto avvicendarsi numerosi coristi, le porte sono sempre state aperte, tanti sono arrivati, tanti sono andati.
Vogliamo in questa sede ricordare e ringraziare, sia coloro che, costretti dalle traversie della vita, hanno dovuto abbandonare l’attività, sia coloro che, con tenacia, hanno continuato ad elevare l’armoniosa lode a Dio in nome e per conto di tutta la Comunità. Forse si poteva fare di più ma certo hanno fatto del loro meglio ed ora… “faciant meliora potentes”!